LIFE ConRaSi
Appare già lontano quel 2010 in cui per la prima volta emerge l’evidenza di un traffico illegale di rapaci che dalla Sicilia finiscono sul mercato nazionale ed internazionale della falconeria e del collezionismo.
Il territorio siciliano ospita quasi il 100% della popolazione nazionale di Aquila di Bonelli, considerata attualmente in Italia In Pericolo (Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia, IUCN Comitato Italiano, 2019).
Il fortuito incontro con dei bracconieri sorpresi a depredare un nido di Aquila di Bonelli getta le basi per la nascita del Gruppo Tutela Rapaci (GTR). Da questo momento inizia, su tutto il territorio siciliano, un attento e capillare lavoro di monitoraggio e sorveglianza dei siti di nidificazione, grazie al fondamentale contributo di numerosi volontari.
Già dai primi anni di attività del GTR si rendono evidenti i risultati con una drastica riduzione di atti di prelievo ai nidi, lasciando ben sperare per le sorti di questo rapace. Nel corso degli anni si intensifica il lavoro e il numero di volontari che aderiscono alle attività di sorveglianza è sempre maggiore.
Nel 2015 nasce il progetto LIFE ConRaSi che si pone l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione di Aquila di Bonelli, Lanario e Capovaccaio, ed investigare le cause di minaccia. Distruzione dell’habitat, bracconaggio, carenza di prede, elettrocuzione, disturbo antropico e avvelenamento sono alcune delle cause che minacciano la sopravvivenza della popolazione italiana di questa specie.
Nel 2021, dopo 11 anni dall’inizio delle attività di controllo su questa specie e 6 anni di LIFE ConRaSi, il numero di coppie nidificanti di Aquila di Bonelli in Sicilia è quasi raddoppiato. Si è passati dalle circa 30 coppie, segnalate in fase iniziale, alle circa 60 attuali.
La sinergia tra associazioni ambientaliste, ONG internazionali, forze dell’ordine ed istituzioni ha permesso di ottenere risultati incoraggianti che fanno ben sperare per il futuro di questa specie.
> Popolazione siciliana
Il territorio siciliano ospita quasi il 100% della popolazione nazionale di Aquila di Bonelli, considerata attualmente in Italia In Pericolo.
> Valutazioni
Lo studio preliminare dei potenziali siti di nidificazione delle aquile di Bonelli in Sicilia consente di stimare il crescente numero di coppie nidificanti e di predisporre le successive fasi di controllo durante il periodo di nidificazione.
> Attento controllo
Il periodico e costante monitoraggio dei siti di nidificazione consente di verificare la presenza della coppia riproduttiva e l’occupazione dei nidi conosciuti. Ogni nuova stagione riproduttiva la coppia stabilisce se utilizzare il nido dell’anno precedente o se occuparne uno nuovo.
> Sorveglianza
La sorveglianza dei nidi mediante l’utilizzo di fototrappole e videocamere è stata una delle soluzioni adottate per tenere sotto controllo i siti di nidificazione maggiormente a rischio. Questa azione intrapresa dal progetto ha consentito negli anni di ridurre drasticamente il prelievo di pulcini e uova da parte di collezionisti e bracconieri.
> Check-up
Il periodico controllo dei giovani da parte di veterinari ha consentito di monitorare lo stato di salute dei rapaci.
> Età
Il controllo del piumaggio e la determinazione dell’eta del giovane è fondamentale. Da questa valutazione dipende la decisione dell’applicazione il trasmettitore satellitare che consentirà di monitorarlo per i successivi anni.
> Tracciamento
Alcuni giovani di Aquila di Bonelli giunti ad un preciso momento dello sviluppo vengono prelevati dal nido per essere marcati e muniti di trasmettitore GPS che consentiranno di seguirne gli spostamenti per alcuni anni.
> Minacce
Distruzione dell’habitat, bracconaggio, carenza di prede, elettrocuzione, annegamento in bacini di raccolta d’acqua, disturbo antropico e avvelenamento sono alcune delle cause che minacciano la sopravvivenza della popolazione italiana di questa specie.
> Tricomoniasi
La mortalità dei nidiacei e dei giovani è uno degli aspetti che minaccia le popolazioni dell’Aquila di Bonelli. Tra le cause di mortalità riscontrate vi è l’incidenza della Tricomoniasi. La profilassi riservata agli individui affetti prevede la somministrazione di farmaci che miglioreranno le condizioni di salute contrastando la comparsa delle caratteristiche lesioni nell’apparato digerente, causa frequente di morte.
> Indagini
Gli esami autoptici degli individui ritrovati morti aiutano a comprendere meglio le cause di maggiore decesso. Questi risultati forniscono informazioni preziose sulle azioni da intraprendere.
> Liberazione
La riabilitazione nei Centri di Recupero Fauna Selvatica degli esemplari sequestrati dal mercato illegale, trovati feriti o in condizioni di salute precarie consente spesso di poter rilasciare nuovamente in natura questi animali.